Ogni ateneo stabilisce le tasse universitarie da pagare per svolgere la scuola di specializzazione in medicina. Di seguito il grafico con le tasse universitarie per gli specializzandi (importi massimi). Il presente report costituisce un’analisi dei regimi contributivi applicati nei 40 atenei di riferimento italiani, con un focus ulteriore sull’utilizzo delle risorse destinate al funzionamento delle Scuole di Specializzazione. In base agli aspetti approfonditi, i risultati sono stati suddivisi in tre sezioni.
Grafico 1. I dati illustrano, in euro, gli importi massimi contributivi per singolo ateneo che ogni medico
in formazione può essere chiamato a versare, comprensivi di tassa regionale per il diritto allo studio e
imposta di bollo, eccezion fatta per i pochi casi in cui sono previste esenzioni.
Grafico 2. I dati mostrano, in euro, gli importi minimi contributivi per singolo ateneo che ogni medico
in formazione è chiamato a versare, comprensivi di tassa regionale per il diritto allo studio e imposta
di bollo, eccezion fatta per i pochi casi in cui sono previste esenzioni.
Grafico 3. I dati descrivono, in euro, la differenza tra importi massimi ed importi minimi contributivi
per singolo ateneo. Le università con delta = 0 sono quelle che non prevedono imposte progressive in base all’ISEE del
medico in formazione o del suo nucleo familiare, avendo una tassazione unica (l’importo minimo
coincide con quello massimo).
Fonte: Federspecializzandi.
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